17 marzo 2006

Il posto più morbido dove mettere... i piedi

Passando davanti alla vetrina di un negozio di casalinghi attira la mia attenzione questo aggeggio colorato.
Trattasi di bilancia!
Per essere simpatica è simpatica, ma dove metto i piedi?
Sul faccione bitorzoluto del porcello?
Bah... magari è anche precisa... se si riesce a trovare una posizione stabile verticale.

14 marzo 2006

Altro giro altro gancio

Stessa funzione, stessa forma e stessi principi del gancio menzionato nel post precedente.

Ma con alcuni accorgimenti che... fanno la differenza!

Il perno pare lavorato con più cura e con una forma leggermente meno "consumabile", ma soprattutto è stato aggiunto un seeger (un anello di arresto) efficacissimo.

Anche il moschettone è studiato in modo abbastanza originale: il sistema di chiusura va fatto scorrere verso il basso invece che tirato verso l'esterno o spinto all'interno come d'abitudine.
Questo dovrebbe evitare lo sgancio involontario.

C'è anche da dire che il materiale con cui è costruito questo oggetto è sicuramente più pregiato. Probabilmente una lega.

Perché si progettano, si producono e soprattutto si vendono due manufatti equivalenti, ma di cui uno è oggettivamente più efficace?
Beh, credo che il fattore principale sia il costo, anche se le differenze potrebbero essere minime, ma sulla quantità...

E poi è colpa nostra!
Come suggerisce Donald Norman, se smettessimo di comprare un prodotto pensato e/o realizzato male, forse designer, progettisti e produttori smetterebbero di disegnare, progettare e produrre prodotti che non centrano gli obiettivi per la soddisfazione dei quali dovrebbero esistere.

09 marzo 2006

Tutta colpa di Newton

Si tratta di un gancio per la cinghia di una borsa da ufficio.
Il moschettone è vincolato alla fibbia tramite un perno svasato che si infila in un'asola allo scopo di permettere la rotazione.



Ora... la soluzione è semplice e funzionale, ma per la miseria... nessuno ha spiegato a questi signori che la borsa spesso è piena e la forza di gravità fa il suo mestiere con totale e costante abnegazione?!?!?!
Pesa oggi, ruota domani... ruota oggi, pesa domani... la svasatura si erode e si assottiglia e il gancio si sgancia.

08 marzo 2006

I dettagli contano

Sarebbe improponibile commentare qui pregi e difetti di un oggetto così complesso. Tutto sommato si tratta di un buon prodotto... infarcito di tecnologia e funzioni come richiede oggi il mercato e accompagnato da buone scelte progettuali su software e ergonomia.

Una cosa però non capisco.

Sul mio vecchio - anzi vetusto - Ericsson T20, il led segnalava la presenza di un messaggio non letto con un lampeggio intermittente più rapido del normale "segnale di vita".
Su questo modello, anni luce avanti, questa semplice funzionalità si è perduta.
Ok, c'è il display esterno, comodissimo monitor a guscio chiuso. Peccato che questo, giustamente, tenda a preservare energia spegnendosi dopo pochi secondi dall'accensione.
Per riattivarlo non ci vuole molto: basta premere un qualunque tasto laterale senza aprire il telefono.
Ma quando mi arriva un messaggio e ho l'apparecchio in tasca o l'ho lasciato sulla scrivania per andare in bagno, non ho modo di saperlo se non prendendo il cellulare in mano e "interrogandolo".
Ma perché?
Visto che il led c'è, può anche cambiare colore (per es. quando la batteria implora corrente) e il codice di comunicazione era già acquisito, almeno dai clienti affezionati, perché non mantenere il banale, ma utilissimo, "blink" rapido?
Si, dettagli... in rapporto alla fotocamera da 1.3MP, il player multimediale integrato, i giochi java, il bluetooth, ecc...
Ma i dettagli contano... a volte anche più delle mirabilia tecnologiche.