24 febbraio 2006

La semplicità premia

Gli applicatori di questo genere solitamente sono fialette di vetro (simili a quelle di acqua sterile per iniezioni) da versare sulla cute con spargimento poco gestibile del contenuto e rischio di tagliarsi.
Questo produttore già nella linea precedente aveva aggiunto una pipetta di plastica, riusabile, da applicare sul beccuccio rotto della fialetta per agevolare l'uso.

Ora ha migliorato ulteriormente il concetto con questo flaconcino dal tappo di gomma incisa e con la dotazione di una pipetta avvitabile dalla doppia funzione: forare il tappo e agevolare la diffusione del liquido tramite un "bottone" di gomma.
Funziona egregiamente anche perché il beccuccio è molto sottile e fa si che la tensione superficiale del liquido sia sufficiente a evitare il gocciolamento in posizione verticale finché non si preme il bottone permettendo l'ingresso di aria nel flacone.


23 febbraio 2006

Compromessi...


E' economico, ma offre tutte le funzioni dei modelli più costosi e rinomati.
Dovre avranno risparmiato?
Speriamo non sui materiali... soprattutto su quelli di schermatura dalle radiazioni! =8-O

Sicuramente si è fatta economia sullo studio di ergonomia e sull'interfaccia fisica di comando (bottoni, display...).
E' necessario ricorrere spesso al manualetto (poche pagine approssimative) o ricordarsi la sequenza di operazioni in stile combo di Tekken.

Per esempio per impostare il timer si deve tener premuto il tastino "clock/timer", ruotare la manopola fino a impostare il tempo voluto e premere il bottone "start".
Tutto sommato non è difficile.
Peccato che la stessa sequenza serva anche per impostare l'ora, con una pressione più rapida del primo bottone.

Altre funzioni, ben più importanti del timer, richiedono sequenze fino a 8 operazioni da svolgere nell'ordine corretto senza indicazioni precise sul display e utilizzando gli stessi bottoni che assumono "identità" differenti in base al contesto.

Aberrazioni da toilette

Non so perché spesso gli oggetti più sciocchi si trovano in bagno.
Sarà per affinità con uno degli usi prevalenti del locale.
O forse i progettisti tentano di dare il meglio di sé sui prodotti dedicati alla persona... ottenendo risultati peggiori proporzionalmente all'impegno speso...

Sta di fatto che questo dispenser risulta inutilizzabile se non ci si vuole "sporcare le mani": il beccuccio è troppo corto e la pressione di uscita troppo debole per evitare che il liquido caschi, quasi in verticale, sul bordo del barattolo invece di depositarsi sul nostro palmo.

La caffettiera del masochista


La pubblicazione di questo blog mi è stata ispirata dalla lettura di La caffettiera del masochista - Psicopatologia degli oggetti quotidiani (The Design of Everyday Things) di Donald A. Norman.


Il fil rouge di questo spazio è quindi, in tema con il saggio dello studioso cognitivo, l'osservazione dei manufatti con cui veniamo in contatto quotidianamente nel tentativo, a volte disastroso, di farne uso.

Ringrazio il collega D. per avermi prestato mesi fa il volume di cui sopra e per non averne ancora sollecitato la restituzione... :-)



Catalogue d'objets introuvables, Carelman